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LAUDATO SI´, O MIO SIGNORE!
Il BLOG di "BENABE" è aperto a tutti, per aiutare reciprocamente a tendere a quel SOLO che da sempre ci aspetta per "perderci" in Lui.
RICORDANDO padre UMBERTO
SIGNORE, ho capito: sto arrivando ! E' il mio povero corpo che, avanzando negli anni e stanco di fatiche, incomincia a dar segni che presto non ne potrà più. Sento che i sensi si indeboliscono e si rallentano i riflessi. Si altera il ritmo del sonno e del lavoro. E' tutto il mio fisico che mi dice che il cammino sta arrivando al suo traguardo e che stiamo per entrare nella retta finale.
Però l'anima non si sta accasciando. Anzi, rimonta al cielo con più vigore e forza, e arriva più spedita a Te! E' incominciato lo sdoppiamento. Fino ad ora corpo e anima tiravano, più o meno alla pari. D'ora in poi non più. Ognuno seguirà per conto suo, verso il suo ultimo destino. Il corpo verso terra e l'anima verso Dio. Il corpo sempre più pesante e l'anima sempre più leggera. Il corpo con le gambe sempre più deboli e l'anima con le ali sempre più forti, più capaci di meditazione, di preghiera, di dono, di distacco, di abbandono, di amore e di pace. E' incominciata l'ultima tappa della vita.
“SIGNORE, ho capito, sei Tu che mi chiami. Va benissimo. Ti rispondo di sì: che accetto, ci sto! Mentre il corpo tira verso il basso, l'anima continui, o Signore, la sua salita verso Te … e quando il corpo toccherà il fondo e rimarrà inerte dove la morte lo coglie, l'anima raggiunga tra le Tue Braccia la cima del suo destino con Te, come luce nella Luce! ECCOMI a TE : sono a Tua Disposizione!”.
[…] Dio ci ama in tutti i momenti, anche in quelli più difficili, «ha effuso abbondantemente nei nostri cuori il suo Spirito come artefice, come garante, proprio perché possa alimentare dentro di noi la fede e mantenere viva questa speranza e questa sicurezza: “Dio mi ama”, anche se è un momento difficile, anche se ho fatto qualcosa di cattivo, ripetiamolo come preghiera, “sono sicuro che Dio mi ama”. (Papa Francesco)
SAPER ASCOLTARE
Dobbiamo imparare ad ascoltare tutti senza riserve: senza limiti di tempo, senza catalogare le persone secondo la nostra ragione, senza voler anticipare le risposte e lasciando che l'altro esprima completamente il suo pensiero.
Chi impara ad ascoltare l'altro, impara anche ad ascoltare la voce di Dio nel suo cuore, perché a chi ascolta per amore, Dio si manifesta concedendogli la Sua luce.
Chi ascolta il suo prossimo senza riserve, viene ascoltato da Dio nelle sue suppliche e preghiere.
Bisogna liberare il cuore da ogni preconcetto e da qualsiasi tipo di giudizio per accogliere l'altro ed essere in grado di ascoltarlo in profondità.
Ascoltare con il sincero desiderio di condivisione in modo che sia un momento di comunione fraterna.
[…] La logica di Gesù e del Vangelo è sempre ricevere per condividere, mai accumulare per se stessi. È un invito anche per tutti noi a riconoscere ciò che abbiamo ricevuto: energie, talenti, capacità, beni materiali, e metterli a servizio degli altri.[...] (Commento alla Parola di Vita: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8))
Per mettere a frutto le nostre energie non è necessario avere capacità speciali o una preparazione umana eccezionale. Dobbiamo solo servire, essere disponibili ad amare nel momento presente della vita.
Se facciamo questo primo passo, scopriremo molti talenti nascosti. Le nostre capacità saranno, prima di tutto, riconosciute come doni che vengono da Dio e non conquiste ottenute per merito nostro.
L’amore-servizio, questo binomio è, insieme ai sentimenti e ai pensieri di Gesù, come la concordia, il perdono, la pace, la purezza di cuore, l’onestà, la giustizia, ecc. il modo di usare bene le nostre energie per costruire un mondo migliore intorno a noi.
Apolonio Carvalho Nascimento
AVERE UN CUORE DOCILE
Gesù ci ha insegnato a vivere con mansuetudine, ad affrontare le situazioni con docilità. Quando lo facciamo, abbiamo una luce speciale che ci guida verso il bene. Di fronte a problemi, difficoltà, persecuzioni e incomprensioni, di fronte a qualsiasi circostanza, la mitezza può essere il nostro segno distintivo, che sarà impresso nei cuori e sarà una grande testimonianza dell'amore di Dio per tutti. Mi permetto di dire con grande convinzione che i miti saranno, attraverso la loro testimonianza, la salvezza dell'umanità, che, toccata dall'infinito amore di Dio, riprenderà il cammino che conduce alla vera vita.
VALORIZZARE L'ATTIMO PRESENTE
Il momento presente vale più del passato, perché è qui che possiamo correggere gli errori commessi e migliorare le buone azioni fatte. Il momento presente vale più del futuro, perché in esso abbiamo in mano la vita e, momento per momento, possiamo costruire non solo il futuro prossimo, ma la nostra eternità. Il momento presente è prezioso perché è in esso che possiamo praticare l'amore, è in esso che possiamo compiere la volontà di Dio, è in esso che possiamo vivere veramente.
Apolonio Carvalho Nascimento
LASCIARSI GUIDARE DAL BENE
Lasciarsi guidare dal bene è essere portatore dell'amore di Dio che è veramente Padre e che ama ogni figlio in modo unico ed incommensurabile. È pensare all'altro prima di pensare a se stessi, è avere la capacità di vivere per un Ideale che rivela bontà, amabilità, mitezza, amore estremo che dà la vita per i propri amici. Lasciarsi guidare dal bene è agire con il cuore di Dio. È permettere che l'ispirazione divina illumini le nostre parole, pensieri e azioni. È rivelare attraverso la nostra vita il volto amoroso di Dio.
Apolonio Carvalho Nascimento
Noi elargiamo ciò che abbiamo nel cuore. Cioè, irradiamo i sentimenti che coltiviamo dentro di noi. Quando coltiviamo buoni sentimenti, questi diventano evidenti al punto da essere notati e diffusi tra le persone che ci circondano. Quando mettiamo amore in tutto ciò che facciamo, anche le opere che realizziamo irradiano bontà. Quando irradiamo bontà, entriamo in sintonia con l’armonia che esiste nell’universo e iniziamo a percepire l’immensa bontà di Dio che si esprime attraverso la natura. Infatti, quando amiamo e facciamo del bene, è Dio che irradia bontà attraverso di noi.
Apolonio Carvalho Nascimento
"L'amore reciproco ci dà forza"
Viviamo in profondità l'amore reciproco, perfezionandolo ogni giorno, sì da creare un tale clima da potercelo dichiarare sempre, in ogni attimo.
Ma l'ottimo sarebbe che vivessimo quest'amore in una maniera particolare: come non avessimo nient'altro da fare. Perché il resto viene da sé: l'amore illumina e illumina bene su ogni altro nostro dovere.
Dunque, non pensare ad altro. Pensare solo ad amarci fra di noi. Proviamo a far così tutto il giorno. È un'esperienza che va fatta. A sera ci troveremo cambiati; magari stanchi, ma con un nuovo entusiasmo per la meravigliosa divina vita che Dio ci ha dato; e un fuoco in cuore che brucerà, letteralmente. C.L.
[…] Tutti noi viviamo l’attimo presente, variandone l’applicazione con il passaparola. […] Ebbene, si può osservare che uno dei risultati di questo modo di vivere, se fedele e abbastanza intenso, è quello di prendere ottime abitudini che prima non avevamo. Ecco alcuni esempi. È molto frequente offrire a Gesù le azioni che compiamo con un “per Te” che trasforma la nostra giornata in un’ininterrotta preghiera; perché vivendo l’attimo presente abbiamo una grazia attuale che ci ricorda di dire davanti ad ogni azione: “Per Te”. Un’altra cosa: di fronte alle tentazioni, vivendo così, ci si sente atti a difenderci con più rapidità di prima. […] Si dà poi il giusto posto alle azioni che dobbiamo compiere, senza anticiparle perché piacevoli, e senza posticiparle perché gravose; perché succede spesso così.
AMARE CON UMILTÀ E PRONTEZZA
Quando amiamo, facciamo volentieri molte rinunce per la persona che è oggetto del nostro amore. Questo richiede umiltà e prontezza. Lo stesso vale quando vogliamo amare Dio. Piccole o grandi rinunce sono utili se vengono fatte per progredire spiritualmente. C'è un sacrificio che ci avvicina molto a Dio, che è la pratica della misericordia. Perdonare richiede un enorme sacrificio, umiltà e prontezza, perché dobbiamo rinunciare alle nostre ragioni. Chiedere perdono è anche un modo di amare e richiede identico sacrificio. Le due cose insieme, umiltà e prontezza, rendono l'amore reciproco incrollabile.
ESSERE BENEVOLI E ACCOGLIENTI
Essere benevoli significa desiderare solo il bene dell'altro. Non solo di persone che vogliono anche il nostro bene, ma il bene di tutti, anche di quelli che ci odiano e ci offendono. Dio è benevolo anche verso gli ingrati e i malvagi. Se siamo misericordiosi verso tutti, saremo riconosciuti come figli dell'Altissimo. (Cf Lc 6,35) Essere accoglienti è avere un cuore aperto alle persone che ci passano accanto, è essere disponibili all'ascolto e al servizio. Quando siamo benevoli e accoglienti, Dio si avvicina a noi e ci dà la sua luce, la sua pace e la sua grazia.
ESSERE CERTI CHE SIAMO AMATI DA DIO
Noi possiamo dire che conosciamo Dio quando scopriamo il suo amore infinito, quando lo sentiamo in modo personale. Sì, ogni essere, ogni creatura à amata in modo immenso ed esclusivo. Il suo amore pervade tutta la nostra vita, tutti gli avvenimenti, tutta la storia dell'umanità. La vita non è un fenomeno, è amore. L'armonia del cosmo è amore così come il semplice gesto del donare è amore. Io so che Dio è amore attraverso la fede, ma io sono certo di essere amato da Lui, quando anch'io vivo il suo amore.
SERVIRE CON UMILTÀ
Il sole quando tramonta non perde la sua luce, continua a illuminare la terra da un'altra posizione. Però al nascondersi mette in evidenza la luna e le stelle, fa posto a loro. Nel condividere la luce che riceviamo dall'alto non la perdiamo, ma facciamo in modo che gli altri scoprano la loro propria luce e si sentano illuminati direttamente da Dio. Nel servire con umiltà il prossimo può sembrare che siamo sminuiti davanti agli altri, ma in verità, raggiungiamo il primato dell'amore.
ACCOGLIERSI RECIPROCAMENTE
Lasciamo la cordialità a coloro che hanno solo rapporti formali, diplomatici e burocratici. Dobbiamo avere un rapporto fraterno, con un amore sincero che accoglie l'altro.
Nella famiglia, l'accoglienza reciproca deve essere costantemente alimentata da gesti d'amore che riscaldano l'ambiente. Non possiamo dare per scontato che l'amore tra i membri della famiglia esista già.
Dobbiamo reinventarlo in ogni momento presente.
Immaginiamo un mondo in cui tutti si salutano con sincero amore nei loro cuori. Ebbene, questo è possibile se ognuno di noi prende l'iniziativa e fa il primo passo.
Sin dal primo saluto di buon giorno, l'altro deve sentire che siamo interamente a sua disposizione con un sincero amore che lo accoglie.
DARE CON GRATUITÀ QUELLO CHE ABBIAMO RICEVUTO
Un giorno l'amore di Dio ci è stato annunciato e ha toccato i nostri cuori. Questo annuncio ci è arrivato gratuitamente.
Poi siamo cresciuti nella vita spirituale, abbiamo ottenuto molti doni dello Spirito di Dio.
Noi possediamo un'immensa ricchezza spirituale. L'abbiamo ricevuta gratuitamente, e allo stesso modo dobbiamo darla a tutte le persone che incontriamo.
Quando Gesù mandò i suoi discepoli ad annunciare la Buona Novella, diede loro vari poteri, cose di cui essi stessi avevano già beneficiato. E alla fine aggiunse: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date!". (Mt 10,8)
Abbiamo ricevuto amore, perdono, comprensione, la nostra salvezza. Dobbiamo dare tutto questo con gratuità al prossimo.
Papa Francesco, dall'inizio del suo pontificato, non ha fatto che mettersi dalla parte dei poveri, degli esclusi, degli emarginati... proprio come Gesù, nei suoi tre anni di vita pubblica.
La Chiesa era sempre più ripiegata su se stessa; da qui è nato il programma di fare tutta la nostra parte per renderla Chiesa in uscita.
Già al convegno di Firenze, 5 anni fa, papa Francesco aveva ampiamente parlato della necessità del SINODO, del bisogno urgente per tutti i cristiani di camminare assieme. Finalmente è stato dichiarato adesso che per un anno intero si incominci dalla base, tra noi, persone semplici, uomini e donne, che vogliono vivere e mostrare “coram populo” di amarsi, comprendersi e aiutarsi reciprocamente. Così sarà tutto il 2022, per poi vivere due anni assieme ai propri vescovi e arrivare così al giubileo del 2025.
Vivere il nostro cristianesimo pubblicamente e seriamente richiede un lavoro intenso. Ma allora, tutti nuovi con Dio in noi e tra noi, saremo quel fermento di vita nuova che Gesù ha insegnato da due mila anni.
Personalmente da tempo sentivo che la mia vita cristiana non mi bastava, non mi soddisfaceva, mi lasciava con l'amaro in bocca.
Finalmente ci siamo, e voglio fare tutta la mia parte perchè questa Chiesa Cattolica si rinnovi completamente. Mi domando: forse il buon Dio mi ha portato alla mia età anche per questo e proprio per questo?
Aiutiamoci reciprocamente L'Ex
Stupenda e quanto mai preziosa per me la lettura del Diario del domenicano padre Vittorio Casagrande. Lui era invalido ed è morto a 73 anni. Devo tenere preziosi i suoi insegnamenti, tanto più che era a conoscenza di Chiara Lubich e del suo carisma, con padre Bonaventura da Malè.
Perché tutto ciò? Semplicemente perché devo ancora una volta ritornare alla sorgente del vivere bene quotidianamente ogni occasione di incontro con G.A. Seriamente e intensamente!
Ecco da oggi in poi ad ogni sua presenza devo dirGli: “Voglio vivere con Te il mio sì sempre, subito e con gioia”.
Ripetere a Gesù questo sì sempre, subito e con gioia è molto facile, ma devo confidare tutto con Lui stesso! Cioè innanzi tutto essere veramente Lui e aver fatto e detto la dichiarazione con Lui! Insomma se prima di ogni dichiarazione non sono Lui, tutto diventa facile e banale. Prima di tutto devo essere Lui e che sia Lui a fare la mia dichiarazione: un a tu per tu che sa di benabe, cuore a cuore! Vorrei tanto in questo 94° che sia Lui a fare e dire il tutto!
Penso sia interessante che il più frequentemente possibile ripeta in me, nel profondo dell'anima il mio “Eccomi a te, Signore, fai Tu in me quello che credi. Agisci Tu in me e parla Tu in me a tuo piacimento”. Questo 94 devo prepararlo bene, come Lui vuole!
Nella nostra riunione settimanale abbiamo potuto ridirci reciprocamente di essere degli "amati dal buon Dio" e ricordarci che quotidianamente dobbiamo mettere in pratica quello che Gesù Eucaristia ha ripetuto alla sua prediletta Vera Grita: "Portami con te!". Se davvero ricordassi quotidianamente che Gesù anche a me ripete: "Prendimi con te", in due ce la faremmo sicuramente. Gesù è il Figlio del Padre, l'Uno e Trino. Solo così sarei e saremmo in buona compagnia.
06/09/2021
Oggi, nel compimento del mio 94° anno di vita
LAUDATO SI’, O MIO SIGNORE!
In questo 94° compleanno cerco di capire come il buon Dio mi vede, per consolidare il mio rapporto di anima con Lui.
Già l’essere arrivato a questa età “veneranda”, dal punto di vista umano mi sorprende.
Nella mia vita …tutto è andato liscio … anche i miei 43 anni in Centrafrica, di cui 8 anni trascorsi nell’Oubangui Chari.
Benissimo sono passati i sette anni trascorsi con padre Bonaventura, vivendo la meravigliosa avventura dell’Opera di Maria.
Benissimo pure trovarmi qui a Savona da ben 18 anni …
In questo 2021 ho ricordato la mia ordinazione sacerdotale, avvenuta 70 anni fa il 17 Febbraio.
Il buon Dio mi ha trattato con i “fiocchi”… direi meglio di essere stato privilegiato.
Naturalmente da tempo Gli chiedo il perché di tutto questo bene e intravedo sempre la stessa risposta: “Voglio di più!”.
Per il lettore sminuzzo questi miei 94 anni, sperando di non sbagliare i calcoli! In caso mi perdoni.
94 anni moltiplicati per 12 mesi sono uguali a 1.128 mesi, che moltiplicati per 365 giorni sono uguali a 411.720 giorni, che moltiplicati per 24 ore sono uguali a 9.881.280 ore, che moltiplicate per 60 minuti sono uguali a 592.876.800 minuti...
Fratello mio, amato come me dal Padre comune, UNO e TRINO, non mi resta che dire con tutto il mio essere un GRAZIE, quanto mai maiuscolo!
Per favore, anche tu fa eco a questo mio GRAZIE al Padre!
Lo Stagionato
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