Mercoledì 29 Novembre 2023
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Amore al fratello!


Come cristiani siamo obbligati a vivere le "Beatitudini" che mettono in risalto i poveri, gli emarginati, i sofferenti ... ricordando bene il detto di Gesù: "Quello che avete fatto agli altri, lo ritengo fatto a Me".

Il dono ... suggello d'amore
 "L´amore è la più potente forza del mondo: scatena, attorno a chi lo vive, la pacifica rivoluzione cristiana" CL
  
Ho conosciuto Chiara
 Bonaventura Marinelli Ofm capp.
  
CIAO GRANDE SILVANO CHE CI HAI VOLUTO BENE …
 www.focolareliguria - 15/04/2020
  
Padre Ermanno Rossi, domenicano
 Le testimonianze di padre Fabio Ciardi e dello "Stagionato"
  
La "debolezza" di Chiara
 22 Gennaio 2020
  
A LOPPIANO al tempo di Renata Borlone
  
Il Papa si unisce alla campagna mondiale per la liberazione di Dawit Isaak
 Il giornalista e scrittore svedese-eritreo è imprigionato illegalmente in carcere in Eritrea, senza che sia stato mai avviato un processo
  
Carlo Acutis: commozione ad Assisi per la traslazione del corpo del Venerabile
 7 Aprile 2019
  
Eli, una vita accanto al "fuoco"
 26 novembre 2018
  
Ruggero Badano: un uomo giusto
 13 ottobre 2018
  
Nazarena, l'ultima reclusa
 Dal blog di Fabio Ciardi
  
Don Silvano Cola
 Con Chiara Lubich, iniziatore del movimento sacerdotale dei Focolari (22 gennaio 1928 - 17 febbraio 2007)
  
VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE FRANCESCO AD ALESSANO (LECCE), E A MOLFETTA (BARI)
 Venerdì, 20 aprile 2018
  
Maria Voce: Chiara Lubich ha anticipato il Concilio
 Dal numero di marzo della rivista Città Nuova
  
Di cosa ha bisogno la Chiesa? "Di martiri, di testimoni, cioè dei santi di tutti i giorni"
 Evento di Gianna Jessen a Genova
  
Grazie Gis!
 20 Gennaio 2018
  
UNA RAGAZZA CHIAMATA CIELO (Gilda Quartini)
  
IL CARDINAL JOAO BRAZ DE AVIZ A GENOVA: UN INCONTRO SPECIALE
 "Se uno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui"(Giov 14,23)
  
Marco Tecilla, una vita con Chiara
  DI ORESTE PALIOTTI
  
Aperta la beatificazione di padre Jacques, martire dell´Isis
 Torturati, offesi, vilipesi, ricattati, picchiati, i cristiani offrono la loro sofferenza per la salvezza anche dei persecutori.
  
Don Giuseppe Berardino
 Guidonia
  
Da martire a cardinale. Don Ernest Simoni, il sacerdote albanese che fece piangere il Papa
 Aveva commosso il mondo e anche il Papa il 21 settembre 2014
  
La pace di Aletta
 di Rosi Bertolassi - fonte: Città Nuova
  
NINO OLIVA : AMARE E SERVIRE I FRATELLI
 02/05/2016
  
Quel legame inscindibile tra San Giovanni Paolo II e la Divina Misericordia
 [Fonte: La Voce del Tempo]
  
Sonam Shaikh
 Da musulmana a cristiana: Ho scoperto l´amore di Gesù, a Lui dono tutto
  
"Forte come la morte è l´amore": Orvieto ricorda Elisa Lardani
 Dal 27 al 28 febbraio, il primo convegno in memoria di una mamma morta nel dare alla luce la sua quarta figlia
  
Presto Santo ‘el Cura Brochero´, pioniere di tutti i preti di strada
 Oggi la promulgazione del decreto riguardante il miracolo ad una bimba argentina. La postulatrice Silvia Correali: "Un giorno di grande allegria per tutta l´Argentina e per la Chiesa"
  
Chiedere l´impossibile. La storia di Pietro Schilirò
 I genitori di Santa Teresa di Lisieux saranno canonizzati nel cuore del Sinodo sulla famiglia: una luce per tutte le famiglie.
  
"Grazie, Francesco, per la tua vicinanza al nostro Paolo"
 La famiglia di padre Paolo Dall'Oglio, il sacerdote scomparso in Siria, ringrazia il Papa per il suo appello dopo l'Angelus di ieri
  
Mariam Baouardy, il "fiore di Galilea", seme di pace per il Medio Oriente
 Palestina in festa per la canonizzazione di domenica di Suor Maria Alfonsina Danil Ghattas e Maria di Gesù Crocifisso Baouardy, le prime Sante dall'epoca di Cristo. Oltre 2000 fedeli a Roma guidati dal patriarca Twal
  
Mons. Anton Durcovici
 Beatificazione
  
Un fiocco di neve in una notte d'agosto
 5 Agosto: anniversario della nascita al cielo di un marito e padre di dieci figli, che ha speso sino all'ultimo la sua vita per annunciare il Vangelo in Giappone
  
Marcello Candia, l'industriale per i poveri
 Promulgato il decreto sul riconoscimento delle virtù eroiche del Servo di Dio che spese la sua vita per aiutare gli "ultimi" nella lontana Amazzonia
  
François-Xavier Nguyên Van Thuân: un antesignano della nuova evangelizzazione
 Chiuso il processo diocesano di beatificazione e canonizzazione del cardinale vietnamita
  
 
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Messaggio Cristiano
Udienza generale, 22 Novembre 2O23

Catechesi. La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente. 27. L’annuncio è per tutti

Cari fratelli e sorelle!

Dopo aver visto, la scorsa volta, che l’annuncio cristiano è gioia, soffermiamoci oggi su un secondo aspetto: è per tutti, l’annuncio cristiano è gioia per tutti. Quando incontriamo veramente il Signore Gesù, lo stupore di questo incontro pervade la nostra vita e chiede di essere portato al di là di noi. Questo Egli desidera, che il suo Vangelo sia per tutti. In esso, infatti, c’è una “potenza umanizzatrice”, un compimento di vita che è destinata ad ogni uomo e ogni donna, perché per tutti Cristo è nato, è morto, è risorto. Per tutti: nessuno escluso.

In Evangelii gaudium si legge: «Tutti hanno il diritto di ricevere il Vangelo. I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno, non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come chi condivide una gioia, segnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile. La Chiesa non cresce per proselitismo ma “per attrazione”» (n. 14). Fratelli, sorelle, sentiamoci al servizio della destinazione universale del Vangelo, è per tutti; e distinguiamoci per la capacità di uscire da noi stessi - un annuncio per essere vero annuncio deve uscire dall’egoismo proprio - e avere anche la capacità di superare ogni confine. I cristiani si ritrovano sul sagrato più che in sacrestia, e vanno «per le piazze e per le vie della città» (Lc 14,21). Devono essere aperti ed espansivi, i cristiani devono essere “estroversi”, e questo loro carattere viene da Gesù, che ha fatto della sua presenza nel mondo un cammino continuo, finalizzato a raggiungere tutti, persino imparando da certi suoi incontri.

In questo senso, il Vangelo riporta il sorprendente incontro di Gesù con una donna straniera, una cananea che lo supplica di guarire la figlia malata (cfr Mt 15,21-28). Gesù rifiuta, dicendo di essere stato mandato solo «alle pecore perdute della casa di Israele» e che «non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini» (vv. 24.26). Ma la donna, con l’insistenza tipica dei semplici, replica che anche «i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni» (v. 27). Gesù rimane colpito e le dice: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri» (v. 28). Questo incontro con questa donna ha qualcosa di unico. Non solo qualcuno fa cambiare idea a Gesù, e si tratta di una donna, straniera e pagana; ma il Signore stesso trova conferma al fatto che la sua predicazione non debba limitarsi al popolo a cui appartiene, ma aprirsi a tutti.

La Bibbia ci mostra che quando Dio chiama una persona e stringe un patto con alcuni il criterio è sempre questo: elegge qualcuno per raggiungere altri, questo è il criterio di Dio, della chiamata di Dio. Tutti gli amici del Signore hanno sperimentato la bellezza ma anche la responsabilità e il peso di essere “scelti” da Lui. E tutti Hanno provato lo scoraggiamento di fronte alle proprie debolezze o la perdita delle loro sicurezze. Ma la tentazione forse più grande è quella di considerare la chiamata ricevuta come un privilegio, per favore no, la chiamata non è un privilegio, mai. Noi non possiamo dire che siamo privilegiati in confronto agli altri, no. La chiamata è per un servizio. E Dio sceglie uno per amare tutti, per arrivare a tutti.

Anche per prevenire la tentazione di identificare il cristianesimo con una cultura, con un’etnia, con un sistema. Così, però, perde la sua natura veramente cattolica, ossia per tutti, universale: non è un gruppetto di eletti di prima classe. Non dimentichiamo: Dio sceglie qualcuno per amare tutti. Questo orizzonte di universalità. Il Vangelo non è solo per me, è per tutti, non lo dimentichiamo. Grazie.

Papa Francesco