Mercoledì 7 Giugno 2023
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Amore al fratello!ContattiLa Parola di DioBlog

Amore al fratello!


Come cristiani siamo obbligati a vivere le "Beatitudini" che mettono in risalto i poveri, gli emarginati, i sofferenti ... ricordando bene il detto di Gesù: "Quello che avete fatto agli altri, lo ritengo fatto a Me".

Il dono ... suggello d'amore
 "L´amore è la più potente forza del mondo: scatena, attorno a chi lo vive, la pacifica rivoluzione cristiana" CL
  
Ho conosciuto Chiara
 Bonaventura Marinelli Ofm capp.
  
CIAO GRANDE SILVANO CHE CI HAI VOLUTO BENE …
 www.focolareliguria - 15/04/2020
  
Padre Ermanno Rossi, domenicano
 Le testimonianze di padre Fabio Ciardi e dello "Stagionato"
  
La "debolezza" di Chiara
 22 Gennaio 2020
  
A LOPPIANO al tempo di Renata Borlone
  
Il Papa si unisce alla campagna mondiale per la liberazione di Dawit Isaak
 Il giornalista e scrittore svedese-eritreo è imprigionato illegalmente in carcere in Eritrea, senza che sia stato mai avviato un processo
  
Carlo Acutis: commozione ad Assisi per la traslazione del corpo del Venerabile
 7 Aprile 2019
  
Eli, una vita accanto al "fuoco"
 26 novembre 2018
  
Ruggero Badano: un uomo giusto
 13 ottobre 2018
  
Nazarena, l'ultima reclusa
 Dal blog di Fabio Ciardi
  
Don Silvano Cola
 Con Chiara Lubich, iniziatore del movimento sacerdotale dei Focolari (22 gennaio 1928 - 17 febbraio 2007)
  
VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE FRANCESCO AD ALESSANO (LECCE), E A MOLFETTA (BARI)
 Venerdì, 20 aprile 2018
  
Maria Voce: Chiara Lubich ha anticipato il Concilio
 Dal numero di marzo della rivista Città Nuova
  
Di cosa ha bisogno la Chiesa? "Di martiri, di testimoni, cioè dei santi di tutti i giorni"
 Evento di Gianna Jessen a Genova
  
Grazie Gis!
 20 Gennaio 2018
  
UNA RAGAZZA CHIAMATA CIELO (Gilda Quartini)
  
IL CARDINAL JOAO BRAZ DE AVIZ A GENOVA: UN INCONTRO SPECIALE
 "Se uno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui"(Giov 14,23)
  
Marco Tecilla, una vita con Chiara
  DI ORESTE PALIOTTI
  
Aperta la beatificazione di padre Jacques, martire dell´Isis
 Torturati, offesi, vilipesi, ricattati, picchiati, i cristiani offrono la loro sofferenza per la salvezza anche dei persecutori.
  
Don Giuseppe Berardino
 Guidonia
  
Da martire a cardinale. Don Ernest Simoni, il sacerdote albanese che fece piangere il Papa
 Aveva commosso il mondo e anche il Papa il 21 settembre 2014
  
La pace di Aletta
 di Rosi Bertolassi - fonte: Città Nuova
  
NINO OLIVA : AMARE E SERVIRE I FRATELLI
 02/05/2016
  
Quel legame inscindibile tra San Giovanni Paolo II e la Divina Misericordia
 [Fonte: La Voce del Tempo]
  
Sonam Shaikh
 Da musulmana a cristiana: Ho scoperto l´amore di Gesù, a Lui dono tutto
  
"Forte come la morte è l´amore": Orvieto ricorda Elisa Lardani
 Dal 27 al 28 febbraio, il primo convegno in memoria di una mamma morta nel dare alla luce la sua quarta figlia
  
Presto Santo ‘el Cura Brochero´, pioniere di tutti i preti di strada
 Oggi la promulgazione del decreto riguardante il miracolo ad una bimba argentina. La postulatrice Silvia Correali: "Un giorno di grande allegria per tutta l´Argentina e per la Chiesa"
  
Chiedere l´impossibile. La storia di Pietro Schilirò
 I genitori di Santa Teresa di Lisieux saranno canonizzati nel cuore del Sinodo sulla famiglia: una luce per tutte le famiglie.
  
"Grazie, Francesco, per la tua vicinanza al nostro Paolo"
 La famiglia di padre Paolo Dall'Oglio, il sacerdote scomparso in Siria, ringrazia il Papa per il suo appello dopo l'Angelus di ieri
  
Mariam Baouardy, il "fiore di Galilea", seme di pace per il Medio Oriente
 Palestina in festa per la canonizzazione di domenica di Suor Maria Alfonsina Danil Ghattas e Maria di Gesù Crocifisso Baouardy, le prime Sante dall'epoca di Cristo. Oltre 2000 fedeli a Roma guidati dal patriarca Twal
  
Mons. Anton Durcovici
 Beatificazione
  
Un fiocco di neve in una notte d'agosto
 5 Agosto: anniversario della nascita al cielo di un marito e padre di dieci figli, che ha speso sino all'ultimo la sua vita per annunciare il Vangelo in Giappone
  
Marcello Candia, l'industriale per i poveri
 Promulgato il decreto sul riconoscimento delle virtù eroiche del Servo di Dio che spese la sua vita per aiutare gli "ultimi" nella lontana Amazzonia
  
François-Xavier Nguyên Van Thuân: un antesignano della nuova evangelizzazione
 Chiuso il processo diocesano di beatificazione e canonizzazione del cardinale vietnamita
  
 
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Messaggio Cristiano
Angelus, 4 Giugno

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi, Solennità della Santissima Trinità, il Vangelo è tratto dal dialogo di Gesù con Nicodemo (cfr Gv 3,16-18). Nicodemo era un membro del Sinedrio, appassionato del mistero di Dio: riconosce in Gesù un maestro divino e di nascosto, di notte, va a parlare con Lui. Gesù lo ascolta, capisce che è un uomo in ricerca e allora prima lo stupisce, rispondendogli che per entrare nel Regno di Dio bisogna rinascere; poi gli svela il cuore del mistero dicendo che Dio ha amato così tanto l’umanità da mandare il suo Figlio nel mondo. Gesù, dunque, il Figlio, ci parla del Padre e del suo amore immenso.

Padre e Figlio. È un’immagine familiare che, se ci pensiamo, scardina il nostro immaginario su Dio. La parola stessa “Dio”, infatti, ci suggerisce una realtà singolare, maestosa e distante, mentre sentir parlare di un Padre e di un Figlio ci riporta a casa. Sì, possiamo pensare Dio così, attraverso l’immagine di una famiglia riunita a tavola, dove si condivide la vita. Del resto, quella della mensa, che allo stesso tempo è un altare, è un simbolo con cui certe icone raffigurano la Trinità. È un’immagine che ci parla di un Dio comunione. Padre, Figlio e Spirito Santo: comunione.

Ma non è solo un’immagine, è realtà! È realtà perché lo Spirito Santo, lo Spirito che il Padre mediante Gesù ha effuso nei nostri cuori (cfr Gal 4,6), ci fa gustare, ci fa assaporare la presenza di Dio: presenza sempre vicina, compassionevole e tenera. Lo Spirito Santo fa con noi come Gesù con Nicodemo: ci introduce nel mistero della nuova nascita – la nascita della fede, della vita cristiana –, ci svela il cuore del Padre e ci rende partecipi della vita stessa di Dio.

L’invito che ci rivolge, potremmo dire, è quello di stare a tavola con Dio per condividere il suo amore. Questa è l’immagine. Questo è ciò che succede in ogni Messa, all’altare della mensa eucaristica, dove Gesù si offre al Padre e si offre per noi. E sì, è così, fratelli e sorelle, il nostro Dio è comunione d’amore: così ce lo ha rivelato Gesù. E sapete come possiamo fare a ricordarlo? Con il gesto più semplice, che abbiamo imparato da bambini: il segno della croce. Tracciando la croce sul nostro corpo ci ricordiamo quanto Dio ci ha amato, fino a dare la vita per noi; e ripetiamo a noi stessi che il suo amore ci avvolge completamente, dall’alto in basso, da sinistra a destra, come un abbraccio che non ci abbandona mai. E al tempo stesso ci impegniamo a testimoniare Dio-amore, creando comunione nel suo nome. Forse adesso, ognuno di noi, e tutti insieme, facciamo il segno della croce su di noi [fa il segno della croce].

Oggi allora possiamo chiederci: noi testimoniamo Dio-amore? Oppure Dio-amore è diventato a sua volta un concetto, qualcosa di già sentito, che non smuove e non provoca più la vita? Se Dio è amore, le nostre comunità lo testimoniano? Sanno amare? Le nostre comunità sanno amare? E la nostra famiglia, sappiamo amare in famiglia? Teniamo la porta sempre aperta, sappiamo accogliere tutti, sottolineo tutti, come fratelli e sorelle? Offriamo a tutti il cibo del perdono di Dio e la gioia evangelica? Si respira aria di casa o assomigliamo più a un ufficio o a un luogo riservato dove entrano solo gli eletti? Dio è amore, Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo e ha dato la vita per noi, per questo facciamo il segno della croce.

E Maria ci aiuti a vivere la Chiesa come quella casa in cui si ama in modo familiare, a gloria di Dio Padre e Figlio e Spirito Santo.

Dopo l'Angelus

Cari fratelli e sorelle!

Assicuro la mia preghiera per le numerose vittime dell’incidente ferroviario avvenuto due giorni fa in India. Sono vicino ai feriti e ai familiari. Il Padre celeste accolga nel suo regno le anime dei defunti.

Saluto voi, romani e pellegrini d’Italia e di tanti Paesi, in particolare i fedeli provenienti da Villa Alemana (Cile) e i ragazzi della Cresima di Cork (Irlanda). Saluto i gruppi di Poggiomarino, Roccapriora, Macerata, Recanati, Aragona e Mestrino; come pure i ragazzi della Cresima e della Prima Comunione di Santa Giustina in Colle.

Un saluto speciale ai rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, che ringrazio per la vicinanza quotidiana alla popolazione; la Virgo Fidelis, vostra Patrona, protegga voi e le vostre famiglie. A Lei, Madre premurosa, affido le popolazioni provate dal flagello della guerra, specialmente la cara e martoriata Ucraina.

Saluto tutti, anche i ragazzi dell’Immacolata che sono bravi, e auguro una buona domenica. E per favore non dimenticatevi di pregare per me. Grazie, buon pranzo e arrivederci!

Papa Francesco


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